Debutta Alis, cantante romana che si presenta come un fulmine a ciel sereno in questa prima parte del 2023. Voce melodica ma potente, look aggressivo e tanta voglia di dimostrare al mondo che il rock italiano è in ottima salute anche quando si tratta di dare spallate belle potenti, e brani come “Vai Al Diavolo”, “Appartengo Alla Luna” sono qui pronte ad aggredirvi ma a portarvi a cantare i ritornelli semplici di pezzi ben costruiti e be prodotti.
Certamente la formula vincente di Alis sta proprio nella semplicità: chi ha anche vissuto la scena di Seattle e certe sfumature del rock alternativo italiano degli anni Novanta potrà di sicuro riconoscere tanti elementi familiari in questo ep, che però cerca di acchiappare l’ascoltatore sin dalle prime battute del disco, con un brano che accontenta un po’ tutti, come lo è “Lividi” che coniuga il rock classico e quello alternativo nel modo più fruibile possibile dalle masse, e lo stesso fa “Fragile”, forse l’episodio più orecchiabile del disco.
D’altronde il disco è talmente scorrevole e piacevole da ascoltare che si presta anche a momenti più disimpegnati…Ma non è proprio questo che vuole la gente dal rock nel 2023? Infatti Alis cerca di evitare di fare l’intellettuale o di emulare mostri sacri del passato ma costruisce solo bei pezzi, frizzanti e con dei testi che potrebbero fungere da colonna sonora per tanti giovani dei nostri tempi, che si sentono forse schiavizzati e oppressi da varie situazioni. Lo avevano fatto i Nirvana nel 1991, potrà farcela Alis nel 2023 con questo “Demone”? L’impresa è ardua, ma ci sono grandi qualità in questo album!
