Aneurisma, un album importante e scomodo

Aneurisma, un album importante e scomodo

Gli Aneurisma sono una Grunge/Alternative-Rockband nata a Pescara nel 2011 quando Antonio Orlando (voce e chitarra) e Luca Degl’innocenti (basso e cori) decidono di creare una band.
Si uniscono alla formazione finale con il batterista Ettore Saluci, che definisce un sound duro, aggressivo e psichedelico.
Dopo aver pubblicato il loro primo EP, suonano sui palchi di molti festival e club italiani, ricevendo recensioni positive.
Nel 2016 condividono il palco del “Bussi Rock Festival” con gli IWolf, band che ha partecipato al talent show The Voice of Italy.
Nel 2017 partecipano ad una competizione denominata “Brano Inedito” suonando in un famoso club romano: la “Locanda Blues”. Questa competizione è stata seguita online da oltre 10.000 persone.
Nel 2018 la band inizia una collaborazione con l’associazione #nonsiamosoli che inserisce il loro singolo nella compilation “Non siamo soli Vol.1”.
Nello stesso anno il gruppo si esibisce sul palco del Festival Indipendente di Pescara, condividendo l’evento con alcuni dei più importanti gruppi della scena underground italiana.
Nel 2019 Aneurisma decide di lavorare sodo per la produzione del nuovo album.
Il 2020 è un anno importante per la band, a maggio pubblicano il loro primo singolo “Never Say” con anteprima nazionale del video su SpazioRock Magazine. Ad ottobre esce l’anteprima del secondo singolo con il videoclip “Insanity” su RockonItalia.
A maggio 2021 la band pubblica l’ultimo singolo “Come Undone” in collaborazione con la band americana Rotten Apple. Tutti i singoli sono inclusi nell’album di debutto “Inside My Rage”, pubblicato nel giugno 2021.

SWZ: Quali sono le vostre fonti di ispirazione?
Aneurisma:
Sicuramente il sound degli anni ’90, le chitarre distorte, le voci urlate che cercano di gridare al mondo tutto il malessere di quegli anni, ma non solo. Cerchiamo ispirazione anche da stili musicali totalmente distanti dai nostri, elettronica, funky, blues cercando di reinterpretarli con il nostro suono, con la nostra attitudine alla musica.

SWZ: Hanno un filo conduttore i brani che avete pubblicato?
Aneurisma:
Non esiste un vero e proprio filo conduttore, ma tutti i brani affrontano tematiche importanti e alle volte scomode, e non sempre facili da proporre al pubblico. Parlano di problemi sociali e personali che molte volte vengono evitati, ma proprio perché artisti abbiamo il dovere di dover portare sul palcoscenico, attraverso la musica, gli stati d’animo, le emozioni e le sensazioni che la vita ti può regalare o che nel tempo devi affrontare.

SWZ: Come nasce un brano di solito?
Aneurisma:
Il più delle volte nasce tutto da un giro, da una melodia o struttura musicale, che Antonio (voce/chitarra) porta in sala e dopo una serie di prove, sonore incazzature e tanto lavoro esce fuori un brano grezzo che nel tempo viene via via perferzionato.

SWZ: Chi sono gli Aneurisma nel tempo libero?
Aneurisma:
Sono 3 amici che amano stare insieme, che hanno passioni anche molto distanti da quelle musicali, che si ritrovano a bere una birra non solo dopo le prove ma anche in giorni qualsiasi della settimana. Tre amici e compagni di avventura legati da una passione in comune, la musica.

SWZ: Quali sono i tuoi piani più immediati?
Aneurisma:
Sicuramente quello di tornare a suonare live il più presto possibile, la lontananza dal palco si fa sentire e tutto ciò che gira intorno ad un live ancora di più. E poi continuare a lavorare ai pezzi nuovi che abbiamo in cantiere per finalmente far uscire il nostro secondo album.

SWZ: Concludete lʼintervista con un messaggio!
Aneurisma:
Venite a sentirci dal vivo e ubriacatevi, sempre!!!!

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