Bemynorth, la musica come Terapia

Bemynorth, la musica come Terapia

A volte la musica ha un potere salvifico. Una canzone può migliorare l’umore di chi l’ascolta, può raddrizzare una giornata partita con il piede sbagliato. Con questo spirito Bemynorth ha pubblicato il nuovo singolo “Therapy”. Ne abbiamo parlato con lui in questa intervista.

SWZ: Ciao Bemynorth! È da poco uscito il tuo nuovo singolo “Therapy”. Raccontaci del brano.
BEMYNORTH:
Ciao a tutti, amici di Sound Waves Zine! grazie per avermi concesso questo spazio.
Therapy è un brano che è nato circa 2 anni fa, periodo in cui stavo rientrando da una fase un po’ “bassa” della mia vita. La canzone mi è stata suggerita come spunto attraverso un mini riff di chitarra da Mattia Frassinetti, che mi chiese se potesse essere trasformato in una canzone.
Successivamente, nel giro di pochi giorni, riuscii a scrivere un testo pregno di significato inerente alla depressione con una melodia che mi convinse sin da subito.
La canzone è appunto un supporto a questo malessere in cui ipotizzo una cura, minimizzandola in un sorriso, non perché sia esso banale, ma perché spesso è un dettaglio potentissimo che diamo fin troppo per scontato. il sorriso è quindi allo stesso tempo una semplicissima, ma profonda terapia.

SWZ: Il brano è stato scritto due anni fa. Cosa ti ha spinto a tirarlo fuori dal cassetto proprio ora?
BEMYNORTH:
Lo scenario pandemico e di isolamento che ci circonda.
Non poteva capitare periodo “migliore”; ho tenuto il brano nel cassetto perché mi sembrava che gli mancasse la parola come al Mosè del Michelangelo. Sembrava sempre bella al 99% però, una volta entrati nel primo lockdown, ho capito che quella canzone poteva avere un reale significato soprattutto alle persone costrette da sole a casa, lontane dai propri cari o che li avevano persi senza averli visti da tempo.
Diciamo che questo voleva essere una sorta di mio primissimo vaccino vista la situazione mondiale che, nella sua tragicità ci fa sentire un po’ meno soli.

SWZ: In generale come nascono le tue canzoni? Inizi dalla scrittura o dalla composizione?
BEMYNORTH:
Mi piacerebbe partire dalla scrittura, ma faccio più fatica. Perciò faccio un passo indietro e con la musica mi preparo per bene i colori con cui voglio dipingere. Solitamente, il mio riferimento unico e assoluto è la chitarra; non ho mai composto una canzone senza.
Diciamo che, spesso la costante è trovare un riff e una progressione armonica che mi convinca su cui costruire melodia nella quale incastrare il testo, poi stupendamente, tutto viene spontaneamente.

SWZ: Il tuo sound è molto personale. Misceli elettronica e chitarra e in “Therapy” hai addirittura inserito un coro Gospel. Quali sono le tue influenze musicali?
BEMYNORTH:
Ho scelto di mischiare questi elementi perché credo che nella libertà non esista canone; essendo molto affezionato alla chitarra, perché tra i vari artisti seguo anche shredder (Steve Vai, Satriani, Asato etc), mi piace l’idea di mantenerla sempre viva e nei prossimi brani forse ancora di più, assieme alla contemporaneità dell’elettronica e a qualcosa di ancora poco comune nel mondo pop come il gospel. In generale le mie influenze musicali sono state Goo Goo Dolls, John Mayer, Eminem, Britti.. cerco di vedere cosa mi corrisponde di più e di farlo mio.

SWZ: Una curiosità: in “Therapy” i cori sono della bravissima Mimì Fitzgerald che è anche la tua ragazza. Come è stato lavorare insieme a lei?
BEMYNORTH:
In realtà non era premeditato; il giorno in cui dovevo registrare le voci, mi ha accompagnato da Mattia Frassinetti e, mentre registravamo, ci è venuta l’idea di inserire questi cori e abbiamo deciso su due piedi di utilizzarla come cavia ahah senza nemmeno il tempo di un buon riscaldamento vocale povera. Ma è stata super brava e chirurgica.
A fronte della sua bravura e preparazione non avevo dubbi che saremmo riusciti a promuovere un lavoro a pieni voti. lavorare con lei è stato quindi, spontaneo, facile ed estremamente qualitativo, anche perché se dichiaro il contrario mi uccide ahah scherzo, è davvero molto brava, sia come artista che come persona.

SWZ: E dopo “Therapy”? Cosa hai in mente di fare nei prossimi mesi?
BEMYNORTH:
Sto già pensando a due singoli da pubblicare da qui all’estate assieme ad un EP di cover e un mio nuovo disco in autunno.
Poi ci sarebbero mille sogni e progetti, davvero tanti. Ho sempre voglia di fare, di esprimermi, anche di sperimentare e di cambiare. Per quest’anno ho in mente tante cose perché ci tengo davvero a realizzare tutto ciò che mi passa per la testa. Soprattutto vorrei, per me, per voi, per tutti, suonare dal vivo. Ciao a tutti e grazie per avermi letto, spero di rincontrarvi presto!

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