In arrivo il 18 ottobre, ‘When I Get Through’ è il nuovo album di Breymer, l’artista e cantautrice del Minnesota già nota come Sarah Walk. Il disco è un’esplorazione sorprendentemente onesta del suo rapporto con il genere, un libro aperto sui sentimenti che Walk ha affrontato durante l’esperienza dell’intervento chirurgico per cambiare identità, dal momento in cui ha preso la decisione fino al processo stesso.
Breymer utilizza una ricca gamma di strumenti, esaltati da una straordinaria performance vocale, un lirismo crudo ed una produzione a cura del vincitore del Grammy Tyler Chester. Le armonie vocali, squisite e stratificate, rafforzano i temi riflessivi e, a volte, la conversazione sembra essere interna, con gran parte del disco che pone domande come “sto meglio adesso?”, “sono sulla strada sbagliata?”, “chi sono io?”.
‘When I Get Through’ racconta un viaggio alla scoperta di sé, introspettivo e trasformativo, una testimonianza della forza di Walk, non solo disposta nella scelta, ma anche a documentarne l’esperienza emotiva nella sua interezza.
Sulla decisione di cambiare il nome artistico, Walk spiega che “la scelta di un nome richiede una certa dose di intento e di azione. Questo album sembra audace e non conforme al genere e penso che Breymer rappresenti tutto ciò e che si adatti bene alla musica. Breymer è il mio secondo nome e mi ha sempre intrigato. Mi piace il fatto che sia androgino ed insolito e mi piace il fatto che separi la mia esistenza di artista da quella personale. Voglio che Breymer incapsuli la fiducia e la celebrazione del mio corpo mentre stavo attraversando questo processo”.
Rivelatore e perspicace, ‘When I Get Through’ mette a nudo tutto, mentre Breymer accompagna gli ascoltatori attraverso ogni fase della ricerca dell’auto-accettazione. Le idee e le intenzioni di Walk riguardo al proprio progresso fisico e mentale sono schiette, autentiche e mozzafiato. Tra canzoni abilmente costruite e straordinariamente poetiche, Breymer ha scritto testi per chiunque sia alla ricerca del proprio vero sé.
Il disco si apre con ‘The Truth’, la prima conversazione che l’artista ha avuto in cui ha espresso, seduta al tavolo di un bar, le sue considerazioni sulla chirurgia, all’epoca solo un pensiero, ma che ha cominciato a prendere forma nel momento stesso in cui è stato espresso. ‘Medication’, con il suo lussureggiante indie-pop, è una canzone sulla negazione, in un momento confuso e frustrante durante il suo percorso chirurgico in cui chiedeva disperatamente qualcosa al suo corpo affinchè potesse iniziare a sentirsi meglio, qualsiasi cosa. I successivi ‘Wrong Path‘ e ‘Darkness‘ sono stati scritti con la collaborazione dell’insegnante e musicista Raven Katz.
Tra i brani più rappresentativi del disco, ‘The Feeling (When I See You)’, un inno intimo e suggestivo sull’invidia e sul vedere persone con caratteristiche che ammiri, o desideri, ma parla anche del trovare ispirazione nel coraggio degli altri ed è’ stato scritto in collaborazione con la compositrice ucraino-americana Julia Piker. ‘Part Of Me’ arriva il giorno prima in cui Walk ha prenotato l’intervento chirurgico: una volta affrontate tutte le procedure burocratiche, l’artista si trova sola con il suo corpo, a riflettere sulla femminilità e sulla mascolinità e a come poter trattenerle entrambe.
‘Better Friend‘ è una traccia ricca di riff dal ritornello epifanico e parla del processo di riconciliazione con sé stessa, per essere migliore con coloro che ci circondano.
‘Who Am I?‘ è una splendida ballata per pianoforte, evocativa e risonante nella sua fragilità mentre la title-track amplifica il tema centrale della trasformazione, raccontando tutto il panico di Walk nei confronti di sua moglie, un momento di paura di non essere ciò che il tuo partner potrebbe volere che tu sia ma anche un punto di svolta nella narrazione, abbracciando consapevolezza e sicurezza.
‘The Night Before’ prosegue questo sentimento con un barlume di fiducia e conforto durante una conversazione di Walk con la madre, affermando, per la prima volta, la certezza della scelta. Il disco si chiude con ‘Anesthesia‘, che accompagna l’ascoltatore fino ai momenti finali dell’operazione, una progressione ipnotica di due accordi che si ripetono per poi espandersi in una sensazione di leggerezza. La bellissima partitura per archi è stata arrangiata da John Arndt e registrata presso gli Studi Sonic Ranch.
Laureato al Berklee College of Music, Walk è cresciuto in Minnesota ma ha trascorso gran parte del suo tempo vivendo tra Los Angeles e Londra. Il disco di debutto, ‘Little Black Book’ arriva nel 2017, seguito nel 2020 da ‘Another Me‘, co-prodotto con Leo Abrahams (Regina Spekton, Paul Simon, David Byrne, Brian Eno, Pulp etc). L’anno scorso Breymer ha collaborato alla colonna sonora di ‘The Buccaneers‘, la serie Apple Original dove hanno partecipato anche Sharon Van Etten, Miya Folick, Warpaint ed altri ancora.