
SWZ: Ciao ragazzi, vogliamo parlare del vostro nuovo album e della sua genesi?
Crawling Chaos: Ciao e grazie per questa intervista! L’approccio al songwriting è stato fin da subito quello di un concept, quindi il processo di composizione è stato simile alla scrittura della sceneggiatura di una piccola opera. Siamo sempre stati un gruppo di amici che fa musica, che legge molto e che beve insieme. Se dovessimo riassumere il processo di nascita di XLIX lo sintetizzerei proprio con queste tre parole: musica, libri e alcol.
SWZ: Siete attivi dagli inizi del Duemila ma avete realizzato pochi album. Come mai?
Crawling Chaos: Come potrai immaginare, ognuno di noi ha il proprio lavoro e i propri impegni personali, inclusi alcuni progetti musicali paralleli; contemporaneamente, ci teniamo a produrre materiale che ci soddisfi al 100%, suonato bene e che abbia qualcosa da dire. Fintanto che un pezzo non lo sentiamo “finito” continuiamo a lavorarci. Inoltre, il processo compositivo è molto condiviso: tutti contribuiamo attivamente, proponendo idee e sollevando dubbi. Tutto ciò, se da una parte allunga i tempi, dall’altra ci permette di creare canzoni che soddisfino realmente tutti i membri della band. Non abbiamo fretta.
SWZ: Il vostro death metal ha diverse sfaccetature e ha una sua ben distinta identità. Come siete arrivati ad un risultato del genere?
Crawling Chaos: Direi che la fusione delle influenze avviene in modo abbastanza istintivo. Più musica si ascolta, più si arricchisce il proprio bagaglio di strumenti tecnici, creativi e immaginifici che poi entrano naturalmente nel processo di scrittura come un flusso che bisogna solo incanalare e legare insieme nel modo giusto. Poi ci vuole anche un pizzico di voglia di “osare” e vedere semplicemente come va, come succede per gli inserti elettronici. Insomma, la cosa migliore è pensare meno e suonare di più in questi casi.
SWZ: Come pensate sia cambiato il vostro sound dagli inizi ad oggi?
Crawling Chaos: Per quanto ci riguarda la differenza con Repellent Gastronomy è enorme sia dal punto di vista compositivo che di sound. Abbiamo cercato di rendere tutti i pezzi molto più legati tra loro, di privilegiare l’espressività e l’evocatività. Abbiamo tutti curato molto il suono, mantenendo un approccio analogico che esprimesse più potenza possibile ma non sacrificasse diciamo l’effetto “live”, più caldo.
SWZ: Collegandomi alla seconda domanda, pensate che dovremo aspettare molto per un vostro nuovo full-length? E come pensate si evolverà il vostro sound in futuro?
Crawling Chaos: E chi lo sa?! ahaha! Dipende da cosa ci ispira da quando e come avremo qualcosa da dire. In ogni caso stiamo scrivendo del materiale nell’ottica di collaborare con artisti appartenenti a generi musicali completamente diversi per, appunto, cercare di spingerci oltre il genere – pur mantenendo, ovviamente, una proposta estrema e aggressiva. Probabilmente l’elettronica occuperà un po’ di spazio in più all’interno del nostro sound, ma le chitarre rimarranno sempre il pilastro portante della nostra proposta.
SWZ: Di cosa parlano i vostri testi?
Crawling Chaos: In generale quello che ci accomuna è la passione per la letteratura wierd ed horror del ‘900 (in particolare H. P. Lovecraft, come si intuisce dal moniker stesso) ma nel caso specifico di XLIX Come anticipato, si tratta di un concept album ispirato a Il Principe di Niccolò Machiavelli, scritto nel sedicesimo secolo. La narrazione è una sorta di parabola, una cronaca fuori dal tempo e dallo spazio che ripercorre le vicende di un protagonista senza nome e senza volto che costituisce l’unico punto di vista dell’intera narrazione.
Profondamente amareggiato e frustrato dalla realtà in cui vive – mai temporalmente definita – il protagonista si ritrova tra le mani una fantomatica “edizione maledetta” della famosa opera del Machiavelli. Il tomo, che egli trova tra le rovine di una città perduta, lo guida esotericamente verso l’incarnazione dello “statista definitivo, del dominatore ultimo”. Ma questo è solamente l’inizio.
Ogni canzone corrisponde sostanzialmente a un capitolo della vicenda. Il progredire della trama, ovviamente, porta con sé tutta una serie di considerazioni e spunti di riflessione. I testi possono essere interpretati adottando di volta in volta chiavi di lettura differenti (teologiche, sociologiche, esoteriche o psicologiche). Non mancano citazioni ed episodi grotteschi – una caratteristica che ha da sempre caratterizzato i nostri testi.
SWZ: Quali sono secondo voi le realtà musicali che più hanno influenzato il sound dei Crawling Chaos?
Crawling Chaos: I nostri ascolti in ambito musicale spaziano veramente a 360° e ognuno di noi porta un contributo diverso nella band a livello di influenze, sound e approccio al songwriting. Se parliamo di ascolti personali il metal è solo uno dei generi che ascoltiamo. Alcuni di noi affondano le radici nel punk hardcore e addirittura nell’hip hop mentre altri son più ancorati ai classici del metal degli albori. A livello di genere metal di sicuro le band di riferimento sono Death, Behemoth, Gojira e Lamb of God, solo per citarne alcune. Ma a nel disco si possono sentire influenze di musica elettronica, southern rock e addirittura prog anni ‘70.
SWZ: Attualmente, quali sono secondo voi i nomi più interessanti della scena death metal internazionale?
Crawling Chaos: Non vogliamo sembrare melensi, ma la verità è che la scena estrema italiana spacca veramente il culo anche a livello internazionele. Ci sono band di altissimo livello – c’è bisogno di citare gente come Hour of Penance, Hideous Divinity, Electrocution, Fleshgod Apocalypse, eccetera? – che hanno e stanno apportando tantissimo alla scena. Lasciando come “outsider” i nomi gloriosi che hanno già fatto la sotria, non si può non chiamare in causa i già citati Gojira o gli Obscura ad esempio.
SWZ: Abbiamo finito, lasciate un messaggio ai nostri lettori.
Crawling Chaos: Non vi diremo di supportarci a prescindere. Andate piuttosto su qualsiasi piattaforma, scrivete “Crawling Chaos – XLIX” e ascoltate un po’ di roba. Se vi piacciamo ci trovate dappertutto, seguirci non vi costa nulla! La cosa più importante per noi sono gli ascoltatori reali.
Grazie a tutto lo staff per questa bella opportunità, a presto!