
Death metal al suo top! Ecco, potrei concludere questa recensione così e non mi sentirei in colpa, perchè avrei detto comunque tutto. Il nuovo album dei Crawling Chaos spazza tutto in poco più di quaranta minuti di furia sonora e di tecnica eccelsa, ma lo fa in maniera anche intelligente. Questo è possibile grazie alla preparazione dei musicisti di questa band, alla loro versatilità, al loro saper dosare i vari elementi che mettono nel calderone del loro concetto di violenza. C’è anche molta melodia in questo “XLIX”, qualcosa che rimanda alle band più coraggiose che negli anni Ottanta e Novanta hanno saputo innovare il genere, come i primi Atheist o i Death, ma la brutalità con cui i Nostri ci investono è primitiva e strabordante. Il frastuono generato da pezzi come “My Golden Age” o “Doom of Babylonia” è quasi esagerato, ma di base la band sa rallentare quando è il momento, inserire degli assoli di chitarra ben eseguiti e che mostrano il lato più melodico dei Nostri. In verità la melodia pervade anche alcuni riff di chitarra, perchè tutto si ricollega a quello che dicevo in apertura, cioè che la band in questione ha le capacità e la versatilità per poter fare di tutto senza problemi e senza che si avverta quella sensazione di poca coerenza quando cambia repentinamente mood all’interno dei brani, talvolta anche repentinamente.
Il mio consiglio è quello di ascoltare questo album, fatto da una band italiana alla quale auguro di potersi mettere in mostra il prima possibile, perchè se lo meritano!