Nuova uscita per il quintetto umbro dei Demagò. “Ferite”, questo il titolo dell’Ep, fila liscio come l’olio grazie ad ottimi ingredienti che fanno di questo album un prodotto appetibile e alla portata di tutti gli amanti del genere Alternative Rock, con timidi richiami al British style.
I Demagò mettono sul mercato questo nuovo progetto regalando un disco dove la creatività di ogni singolo musicista è elevata alla massima potenza lasciando da parte ogni dubbio sulla vena artistica dei cinque musicisti che compongono la formazione. Un album che suona caldo, corposo e accattivante che fa bella mostra di sé in ogni sua nota, non importa da quale strumento arrivi. Uno stile semplice, senza artefatti, quasi imbarazzante per la semplicità con cui si manifesta. Chi apprezza brani più relativamente articolati potrà apprezzare la bella “Precario”, mentre chi avrà voglia di sfogarsi con qualcosa di più diretto ed aggressivo allora potrà saltare direttamente alla traccia di chiusura “Stendimi”.
Il disco osa quel tanto che basta per non finire nella miriade di lavori (anche buoni) scontati e mai più considerati. La grande forza dei Demagò, è quella di inserire tutta una serie di piccole finezze, dalle spezzature nella linearità dei ritmi al ricorso ad arrangiamenti piuttosto raffinati su pezzi ballabili, in una cornice altamente caratteristica e fruibile anche da appassionati con qualche primavera in più sulle spalle. Ancora una volta un lampo di genio su un panorama musicale troppo spesso banale e scontato.
Tracklist:
01. Il mio demone
02. Precario
03. Le mani
04. Stendimi
<iframe src=”https://open.spotify.com/embed/album/0Nm6HHOzZrguSsb0jcnyLd” width=”300″ height=”380″ frameborder=”0″ allowtransparency=”true” allow=”encrypted-media”></iframe>