EX POLVERE, cantautore, nasce nel 1997 e vive tra l’Emilia-Romagna, la Sicilia e Parigi. A 19 anni si trasferisce a Bologna dove vive per 6 anni e si iscrive alla facoltà di Filosofia.
È un periodo di grande fermento artistico e di incontri che lo portano a scrivere e a sperimentare nuove sonorità. Intanto si laurea con una tesi sul rapporto tra la filosofia di Gilles
Deleuze, Merleau-Ponty e la poetica di Fernando Pessoa ed è proprio questo suo interesse filosoficoletterario a distinguere il suo stile e a caratterizzare la sua cifra stilistica. A 2 anni dal primo singolo “Soares” pubblicato da indipendente nel 2021 comincia a collaborare con l’entourage del Natural HeadQuarter di Ferrara. Il 10 Marzo dell 2023 esce per (R)esisto il
singolo “Una guerra da perdere” prodotto da Michele Guberti e registrato presso il NHQStudio. Poco dopo la pubblicazione del singolo “Frontiere” nel Maggio dello stesso anno, lavora alla produzione del suo primo EP intitolato “Essere al mondo” e in uscita nel 2024. Ad anticipare l’album è il singolo “Fantasmi” dove esprime il disagio, la disperazione, l’instabilità e il sacro diritto a stare male.
SWZ: Ciao , quale traccia sceglieresti per un potenziale video e perchè?
EX POLVERE: Scrivere è creare immagini, uscire da forma di realtà in vista di un’altra. Forse data la mia passione per il cinema d’autore, Fantasmi starebbe bene con certi piano sequenza.
SWZ: Quali sono le tue fonti di ispirazione per questo Ep?
EX POLVERE: Per me si tratta di lavoro. Lavoro anche sul sentire, sulla moltiplicazione di sé e delle proprie sensazioni. La musica, il cinema, i libri, la mia vita. Viaggio tantissimo da solo, mi piace perdermi, andare alla ricerca di storie nei posti più underground possibili. Frequento i club per lo più di Bologna, i centri sociali o quel che ne è rimasto come i jazz club, i locali hardcore piuttosto che le cantine letterarie come i bars delle stazioni, le banlieues più dei centri di massa. Non frequento luoghi di omologazione, ma di diversità e connessione.
SWZ: Hanno un filo conduttore i brani che hai pubblicato ?
EX POLVERE: Si tratta di un concept nei suoni, nella modalità d’uso e nei testi. Le canzoni che ho scritto rappresentano un periodo di vita difficilissimo e complicato, ma anche straordinario e miracoloso. Riuscire a sentire quello che sento. Sono ricco, anzi ricchissimo di sentire la vita bollirmi e ricucirmi e ustionarmi l’anima. Ho capito che essere a pezzi non è sbagliato. Non c’è niente da aggiustare. E’ tutto tremendamente necessario.
SWZ: Ha subito un’evoluzione il tuo sound, ad oggi ??
EX POLVERE: Si è usciti da una dimensione più acustica fino a una dimensione di contrasti. Poesia e distorsioni, cercando di lasciarsi attraversare dagli stessi suoni. Sono cose che in un qualche modo si sperimentano e riescono a far smuovere. Non so come si evolverà il mio sound, è una ricerca continua. Ovvio che poi si va nella direzione a me più intima.
SWZ: Chi ti piacerebbe come Feat nel tuo prossimo lavoro ?
EX POLVERE: Ci sono molti artisti che stimo. Probabilmente direi i miei riferimenti. In ogni caso si dice che arriva una fase in cui bisogna fuggire da ciò che è stato uno stimolo. Credo sia così, ho la mia poetica e la mia visione dell’arte, il mio stile. Questo è fondamentale. Apprezzo la coerenza artistica, non la svendita artistica. Dato che sono un cantautore a De Gregori. Lui è veramente un maestro.
SWZ: Concludi lʼintervista con u messaggio!
EX POLVERE: EX POLVERE è musica per chi sente la vita come una cosa immensa. Per chi crede ancora che qualcosa luccichi da qualche parte. Andare a perdersi verso qualche parte anche se non si sa bene dove porti. Le cose che scrivo non vogliono arrivare a più persone possibile, ma alle persone che hanno un’anima. Anche il dolore può essere utile per la felicità.