Al centro di “Mankind” il nuovo album di It Will Last, ci sono i riff di chitarra dai modi graffianti, possenti ed energici. C’è anche una linea vocale, dai toni vissuti, aspra e un po’ al vetriolo, con la particolarità di trasformarsi in qualcosa di più leggero, durante tutta l’esecuzione delle undici tracce.
Il One Man Band Simone Carnaghi ( Aka It Will Last), genera sonorità prettamente Metal, concedendo a questo progetto tracce lievemente Alternative, con anche buon episodi crossover.
Difficile dunque inquadrarlo in un unico genere, per il solo motivo che tutto suona con immediata semplicità. Il plettro delle chitarre corre, sprigionando riff vestiti di una distorsione chiara ma d’impatto. L’impatto c’è anche nelle sequenze melodiche e quanto esse comunicano.
Non si nasconde che un primo approccio lascia intravedere qualche brano dall’arrangiamento acerbo, eppure ogni ascolto avvicina l’orecchio a una musicalità generale evidentemente fluida. Ad ogni modo alcuni pezzi si svelano anche più elaborati rispetto agli altri. Il tono Metal, come già scritto in apertura, pone al centro una tessitura di riff che si srotola sulla distanza e con il sostegno ritmico ben inserito, a questo punto con una voce che esalta l’atmosfera generale, il cerchio è completo.