Lace, penso che l’Hard Rock melodico abbia un fascino senza tempo

Lace, penso che l’Hard Rock melodico abbia un fascino senza tempo

Tecnica ed energia sul palco, perseveranza e tenacia nella vita. Nato a Genova nel 1977, Davide Merletto è un cantante rock e metal che ha militato in band come Planethard e Daedalus. Artista polivalente, è stato anche volto e protagonista di “Jesus Christ Superstar” di T&M Live LiguriArtShow, messo in scena nei principali teatri del nord Italia. Attualmente è voce e frontman dei Lace, progetto rock realizzato con Andrea Torretta (chitarra, Meganoidi), John Macaluso (batteria, Malmsteen, Symphony-X), Sven Sieber (basso, Crystal Ball), Francesco La Rosa (batteria, Extrema) e Stefano Lionetti (chitarra, Lionville).

Il percorso artistico di Davide Merletto è cominciato molto presto grazie a un regalo speciale, una chitarra acustica, donata da una persona altrettanto importante: suo nonno. Dopo aver preso le prime lezioni, ha provato a entrare al Conservatorio di Genova, senza tuttavia riuscirci.
Una scottatura importante, una svolta nel suo approccio con la musica, che ha portato Merletto a decidere di diventare un musicista professionista. Dopo aver perfezionato lo stile heavy studiando chitarra elettrica con i maestri Bambi Fossati e Gianni Martini, Merletto ha iniziato a calcare il palco in rock band genovesi collezionando centinaia di concerti dal vivo.
A poco meno di vent’anni Merletto ha cominciato a studiare anche canto, folgorato dalla potenza di band come Van Halen, Europe, Queen, Helloween, Iron Maiden e Dream Theater e colpito dalla profondità dei testi delle loro canzoni. Ha perfezionato la tecnica con Laura Cappelluccio, imparando la lirica e riuscendo ad applicarla ai propri gusti scoprendo un punto d’incontro sorprendente e coraggioso: il ruolo di Gesù nel musical “Jesus Christ Superstar”. Con la compagnia T&M Live LiguriArtShow ha portato lo spettacolo nei principali teatri italiani per due anni, ricevendo numerosi premi ed esibendosi anche al Teatro Nuovo di Ferrara e al Teatro Modena di Genova.
Dal 2005 Merletto è entrato a far parte dei Daedalus, band progressive metal. Con i Daedalus nel 2009 ha pubblicato “The Never Ending Illusion” per Galileo Records, mixato da Roland Grapow
(chitarrista di Helloween e Masterplan) e con la copertina realizzata da Mark Wilkinson, disegnatore britannico noto per le collaborazioni con Iron Maiden, Judas Priest ed Europe. Nel
2011 è uscito “Motherland”, terzo album della band sempre mixato da Roland Grapow e con copertina commissionata a Davide Nadalin (già al lavoro con Sadist e Labyrinth). Dal 2013 al 2015
Merletto è stato anche voce solista, co-autore e frontman dei Planethard, rock band italiana con cui ha realizzato l’album “Now” (2014, Scarlet Records) e con cui ha suonato in Italia e all’estero, aprendo anche i Gotthard e Blaze Bailey, tra le voci degli Iron Maiden.
Merletto è attualmente impegnato in un progetto rock ambizioso e in rampa di lancio, votato alla qualità del suono e alla schiettezza nei testi: i LACE. Realizzato con Andrea Torretta (chitarra, Meganoidi), John Macaluso (batteria, Malmsteen, Symphony-X), Sven Sieber (basso, Crystal Ball), Francesco La Rosa (batteria, Extrema) e Stefano Lionetti (chitarra, Lionville).

SWZ: Ciao Davide, parliamo un po’ della tua carriera con le fasi salienti, dato che sei in giro da tanti anni, anche se non come Lace. Insomma, presentati ai nostri lettori!
Davide:
Ciao a tutti voi e grazie per avermi proposto questo bel momento di racconto ! Sono molto felice di essere qui a chiacchierare con voi.

I passi essenziali della mia carriera ? Solitamente faccio prima questa domanda: quante ore ho per rispondere ? Hahaha ! Dunque, diciamo che il mio percorso musicale “ufficiale” è un’avventura che dura già da più di 25 anni. Volendo riassumerlo in qualche step signficativo direi sicuramente che il primo è stato passare dalla chitarra al canto. A poco meno di vent’anni ho cominciato a studiare anche canto, perfezionando la mia tecnica con Laura Cappelluccio, attraverso lo studio della lirica.

Questa esperienza mi ha portato direttamente al secondo passaggio molto importante del mio percorso: applicare i miei gusti in un ambiente nuovo e sorprendente, il ruolo di Gesù nel musical “Jesus Christ Superstar” grazie al quale ho portato lo spettacolo nei principali teatri italiani per due anni.

Altri due eventi significativi sono stati gli album e i Tour, prima con i Daedalus e poi con i Planethard. Nel 2005 sono entrato a far parte dei Daedalus, band progressive metal. Con i Daedalus nel 2009 ho pubblicato “The Never Ending Illusion” per Galileo Records, mixato da Roland Grapow e nel 2011 poi è uscito “Motherland” (Galileo Records), terzo album della band sempre mixato da Roland Grapow.

Dal 2013 al 2015 sono stato voce solista, co-autore e frontman dei Planethard, rock band italiana con cui ho realizzato l’album “Now” (2014, Scarlet Records) e con cui ho suonato in Italia e all’estero, aprendo anche ai Gotthard e Blaze Bailey, tra le voci degli Iron Maiden.

Ultima fase molto importante la svolta solista: Lace.

SWZ: Quali sono i punti di riferimento musicali e come hanno influenzato il songwriting di “On Your Way”?
Davide:
Ce ne sono talmente tanti che potrei scrivere per ore ! Inizio dichiarando la mia top 5 prima di perdere completamente l’attenzione dei lettori ! Hahaha ! Joey Tempest (anni ‘80/’90), Myles Kennedy, Jorn Lande, Jon Bon Jovi e un pizzico di Chad Kroeger.

Va da se’ che queste influenze hanno un impatto molto rilevante sul sound del nostro progetto, ad esempio per quanto riguarda le linee vocali, amo mixare vocalizzi tipici di Jorn e Tempest con armonizzazioni che sfiorano il colore dei Nickelback e degli Alter Bridge.

Ritengo che il tema delle influenze sia sempre molto delicato, nella mia esperienza professionale è importante trovare un punto di equilibrio: da un lato ovviamente, bisogna celebrare i nostri gusti e i nostri punti di riferimento per poterne trarre ispirazione (senza tuttavia correre il rischio di scimmiottare….); dall’altro credo che sia bellissimo, in termini di crescita, esplorare anche nuove tendenze e sperimentare in base alle nuove innovazioni stilistiche del momento. Ecco, questa “formula” per me ha sempre risuonato un po’ come mantra ! Hahaha !

SWZ: Di cosa trattano i testi di “On Your Way”?
Davide:
Il tema al centro dell’album sono le relazioni, esplorate da diversi punti di vista. La relazione con noi stessi, con la persona che amiamo, con amici ed affetti che non ci sono più e persino la relazione con il pianeta che abitiamo.

L’album prende il titolo dalla prima traccia, On Your Way. L’ho trovato particolarmente significativo perché si tratta del mio primo lavoro solista, dopo oltre 20 anni di percorso musicale da cantante. Quasi come se avessi intrapreso finalmente “la mia strada”, questa volta in libertà e indipendenza, focalizzando l’attenzione su ciò che volevo io, senza compromessi.

Molte delle canzoni racchiuse nel nuovo EP erano nel cassetto da qualche tempo e, per una serie di contingenze, non avevo mai trovato il modo di lasciarle sbocciare. Sfruttando i vari Lockdown che siamo stati costretti ad affrontare, ho deciso di trascinare nuovi e vecchi amici nella realizzazione di alcuni brani che erano ancora rimasti nel da parte..

SWZ: Cosa ha di speciale “On Your Way” secondo te, rispetto ad altre uscite in ambito hard rock e metal?
Davide:
Non ho mai pensato a me o al mio progetto Lace in termini di “distinzione”, sai ? In realtà sono sempre stato focalizzato sul mettere a disposizione delle persone i miei pensieri, le mie emozioni e la mia musica con la fiducia e il desiderio che potessero incontrare i gusti di tanti altri.

Se proprio fossi “costretto” direi che è un album carico di emozioni, di testi significativi, di musicisti eccellenti e di agganci stilistici con il passato che possono far emergere sensazioni che probabilmente oggi in giro si sentono poco.. Dal mio punto di vista merita una chance ! Hahaha !

SWZ: Come definiresti il sound dei Lace a chi non vi conosce?
Davide:
Ritengo la musica una scelta talmente profonda e intima da fare fatica a immaginare di raccontare il sound a qualcuno.. Se proprio dovessi mettere in risalto uno o due aspetti direi che ci teniamo a regalare testi profondi, che nascano da esperienze di vita reali e significative, uniti a melodie godibili da un pubblico vasto, cercando di rimanere fedeli sia alle nostre preferenze sia allo stile un po’ anni 80/90 che vogliamo sia alla base del nostro sound.

SWZ: Il sound dei Lace ha radici nel rock melodico anni Ottanta. Come mai questa scelta quasi insolita per i nostri tempi? Credi che questo genere abbia ancora un buon mercato?
Davide:
Penso che l’Hard Rock melodico abbia un fascino senza tempo e sono profondamente convinto che gli anni 80-90 ci abbiano regalato sperimentazioni e melodie che hanno conquistato il cuore di tante persone. Credo fortemente che per questo genere di emozioni e musica ci sarà sempre spazio nell’anima di un Rocker.

SWZ: Parliamo un po’ dei vari guests presenti in questo tuo ep di debutto!
Davide:
Andrea Torretta è uno dei miei più cari amici da tantissimo tempo, abbiamo suonato insieme nei Daedalus registrando 2 album ed in seguito è diventato il mio produttore, arrangiatore e ingegnere del suono di fiducia !

Alla fase di composizione e di arrangiamento ha partecipato anche Stefano Lionetti (altro artista Genovese D.O.C.), Leader e mente dei fantastici e super internazionali Lionville ! Siamo stati messi in contatto da amici comuni e, dopo un’intesa immediata in termini di carattere e di stile, il suo talento e la sua creatività sono stati un sostegno fondamentale nella stesura dei brani fortemente AOR che avevo il proposito di realizzare, suonando in modo eccellente anche molte parti di chitarra e tastiera.

Roland Grapow ed io ci siamo conosciuti ai tempi dei Daedalus, è nata un’amicizia che negli anni si è evoluta in cooperazione ed ha acconsentito con piacere di suonare in uno dei miei nuovi brani. La mia storia di amicizia con John Macaluso è simile, reclutato come super drummer tanti anni fa per gli arrangiamenti “beta” di 2 brani, siamo sempre rimasti in contatto con il progetto di rifare al più presto qualcosa insieme..

Francesco La Rosa è un altro super drummer che conosco da sempre (anche lui Genovese ed ex membro dei Daedalus) e si è occupato in maniera raffinata delle batterie sulle altre canzoni. Alberto Bof, famosissimo artista internazionale e vincitore di un Oscar, credeteci oppure no è un mio amico e compagno di classe del liceo ! L’ho voluto fortemente a suonare il pianoforte in “Dancing Star”..

Ultimi ma non ultimi, Sven Sieber è un artista talentuoso e un caro amico da tanti anni, conosciuto durante un breve periodo di collaborazione con i Crystal Ball e Danilo Palladini è un eccellente tastierista con cui sono praticamente cresciuto !

SWZ: Dove è stato registrato “On Your Way” e che tipo di sound volevi ottenere? 
Davide:
L’album è stato registrato nelle sue parti vocali al Maia Studio di Genova, prodotto da me e da Andrea Torretta. Roland Grapow, John Macaluso, Alberto Bof e gli altri hanno potuto registrare direttamente nei loro paesi e poi, grazie alla tecnologia moderna, inviare ad Andrea le loro parti per essere sapientemente assemblate.. Per fortuna così siamo riusciti a dribblare eventuali rallentamenti legati alla pandemia !

SWZ: Ok, l’ultima parola ora spetta a te, Davide. Grazie e a presto!
Davide:
Vi aspetto alla prima occasione che avrò di andare live e, se ascoltando il mio album vi farà piacere condividere con me le vostre emozioni e i vostri pensieri, sarò super felice di entrare in contatto attraverso i miei canali social.
Rock on ! Davide

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