Il progetto Matrioska social club ha origini salentine, ed è stato elaborato e concepito a Bologna. Partono da un powerduo, non un complesso musicale ma un collettivo. Nasce da un’idea che ronzava da tempo per la testa di Lorenzo Zizzi (chitarre e voci) ovvero quella di rappresentare un mondo ormai quasi del tutto passato. Il mondo del non essere un singolo che competa con l’altro (il diverso, il rivale), ma bensì di un singolo che collabora o che almeno si confronti con l’altro, cercando di formare un corpo, un collettivo in cui ciascuno propone le sue idee e in base alle capacità e i bisogni individuali che possono variare a seconda delle circostanze.
SWZ: Ciao , parlateci della copertina?
MSC: La copertina è stata ideata da me (Lorenzo) principalmente e perfettamente rappresentata e completata da Anna Chinaglia, che ha subito apprezzato l’idea e ne ha partecipato sul concetto di idealizzazione. Nella vita lei fa la tatuatrice e come potete vedere ha del talento creativo veramente molto notevole. La definirei un’opera d’arte a tutti gli effetti e come ogni opera degna di rispetto bisogna non farla cadere nel banale cercando di dare interpretazioni, perché il fine ultimo è proprio quello di trovarne una definizione, un significato e ognuno ci vede ciò che vuole. Essendo una Matrioska si può dire che ha che fare col suo essere un insieme contenuto in un unico involucro in spazio tempo.
SWZ: Quali sono le vostre fonti di ispirazione?
MSC: La buona musica a prescindere dalla forma e dal genere, l’arte cinematografica, la letteratura e il mondo che ci circonda.
SWZ: Hanno un filo conduttore i brani che avete pubblicato ?
MSC: Si, hanno un filo conduttore ma non è tale da definirlo un concept. Parlano del nostro transito terrestre e di come non sembra che la nostra vita ci sfugga tra le mani spesso per dare ascolto ad una realtà che fondamentalmente come nessun altra non può essere oggettiva.
SWZ: Ha subito un’evoluzione il vostro sound, dalla nascita della band ?
MSC: A questo ti sapremo rispondere bene per il prossimo album, essendo il primo album siamo partiti con un’identità decisa ed è rimasta quella fin quando abbiamo portato i pezzi in studio.
SWZ: Quali sono i vostri piani più immediati?
MSC: Il nostro piano è quello di non averne alcuno. Però fondamentalmente per ora nelle nostre priorità sarà quella di lavorare al prossimo album e poi proveremo a suonare in giro, di conoscere altri artisti magari con affinità musicali per poter fare qualche collaborazione, divertirci e divertire.
SWZ: Concludete l’intervista con un messaggio!
MSC: Il nostro messaggio è semplice, fate ciò che amate con le persone che amate e salverete la vostra vita e quella di chi vi sta vicino.