Francesca Morello, in arte R.Y.F., ha annunciato il suo nuovo album Everything Burns, in uscita in CD, vinile e digitale il 10 settembre 2021 per Bronson Recordings, anticipato dai singoli Cassandra e Normal Is Boring.
Everything Burns è la prima incursione di R.Y.F. nella musica elettronica ed è un omaggio a un esplosivo periodo di ispirazione. Con la pandemia che ha costretto i musicisti a uno stop, Morello si è trovata a lavorare meno con la chitarra e maggiormente con sintetizzatori e drum machine, strumenti che ha imparato ad apprezzare grazie a nomi d’avanguardia come Moor Mother e Special Interest.
Frustrata dalla mancanza di sostegno agli artisti da parte del Governo e alla ricerca di una comunità creativa, R.Y.F. ha fatto un’audizione presso l’acclamata compagnia teatrale Motus (MDLSX, Panorama, NELLA TEMPESTA) e ha composto brani per la loro nuova produzione, basata sull’adattamento di Jean Paul Sartre della tragedia greca Le troiane. Nello stesso momento, l’etichetta Bronson Recordings l’ha contattata per chiedere se stesse pensando a un nuovo album. Morello ha così proseguito il suo percorso a teatro e in parallelo ha cominciato a sviluppare l’album che avrebbe poi intitolato con lo stesso titolo del nuovo spettacolo dei Motus, Tutto Brucia, adattandolo però in lingua inglese e tramutandolo quindi in Everything Burns.
R.Y.F. ha scritto ogni nota e ogni parola delle otto canzoni in scaletta in due settimane e ha completato le registrazioni con Andrea Cola (Sunday Morning) sotto la supervisione del polistrumentista e musicista Bruno Dorella (Ronin, OvO, Bachi da Pietra) nel corso di ulteriori due settimane. “Mi sono sentita libera di lasciare uscire tutto quello che avevo dentro. Non c’era nessun piano. È stata come un’opera di ispirazione che bruciava dentro di me”. Mix e master sono stati successivamente affidati a Maurizio Baggio (The Soft Moon, Boy Harsher).
Il nuovo singolo Normal Is Boring, disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire da oggi 7 luglio, con la partecipazione dell’inclassificabile duo So Beast, è una miscela incandescente di ritmiche post-industrial, art-punk, hip hop e distorsioni. “È divertente come la gente si fermi alla superficie, senza guardare più in profondità. Mi piace confondere questa gente. Sulla pelle ho un tatuaggio che riporta proprio la frase ‘normal is boring’, cioè ‘la normalità è noiosa’, perché penso che a ben vedere non ci sia niente di ‘normale’, né di ‘anormale’”.
Se nel sound Everything Burns è un’irresistibile combo di electroclash e punk, da un punto di vista tematico si rivela una radicale miscela di gioia e rabbia. Quarto disco all’attivo, a seguire Shameful Tomboy del 2019, Everything Burns abbatte qualsivoglia paletto di genere celebrando la coesistenza degli opposti complementari. È musica per ballare in maniera sfrenata e liberatoria, oppure per distruggere una stanza dalle pareti troppo strette. Portando avanti, sempre, un ideale di sovversione queer e femminista, contro il patriarcato imperante e contro la classe dirigente che schiaccia il sottoproletariato. “Questo album è per le persone che si sentono a disagio a causa di quello che sono – perché gli altri dicono loro che sono ‘sbagliate’”, afferma R.Y.F., ricorrendo alla fiction e alla realtà, tra battaglie universali ed esperienze individuali, tra illuminazioni poetiche ed esplicite invettive anti-sessiste, e rivolgendosi a quanti non aderiscono alla visione binaria di un mondo ormai antico, a quanti sono situati ai margini della società. Invitando gli ascoltatori a partecipare a una lotta sempre più importante, seppur spesso dolorosa, per la sopravvivenza e l’accettazione. “Voglio che le persone sappiano che non sono sole. Voglio che si sentano parte di una grande famiglia”.
Dall’album è stato estratto anche il primo singolo Cassandra, accompagnato da un videoclip diretto da Motus e che vede nel cast l’attrice e performer Silvia Calderoni (MDLSX di Motus, Romulus per Sky TV e Ouverture Of Something That Never Ended di Gucci, i film La leggenda di Kaspar Hauser, Last Words e il recente Non mi uccidere), oltre alla danzatrice e coreografa Stefania Tansini. Realizzata in origine per lo spettacolo di Motus, in cui si esibiscono peraltro anche Calderoni e Tansini, Cassandra è una party song dark dance che evoca influenze new wave e post-punk come New Order e Le Tigre. “Penso che le donne debbano alzare la testa, come dice Cassandra nella tragedia, ed essere orgogliose di se stesse. A volte dobbiamo essere un po’ pazze e fuori controllo. È ora di riprenderci il potere”.