Twisted – “Godspeed”

Twisted – “Godspeed”

I pescaresi Twisted dopo l’ep “Dancin’ On Chaos” si mettono d’impegno e gettano in pasto al pubblico questa bomba hard rock chiamata “Godspeed”, che riprende grossomodo gli stilemi di circa 35-40 anni fa di un certo modo di fare hard rock e rifacendosi molto a quella derivazione street/glam che ebbe molta fortuna per circa un decennio, a cavallo tra primi anni Ottanta e inizio anni Novanta. Prendete ad esempio i primi lavori di band come WASP o Motley Crue e cercate di immaginarveli con una produzione più moderna e grossomodo avrete capito di cosa stiamo parlando, nel caso di questo album.

L’attacco con la title track è esemplificativo di ciò che sarà poi il contenuto di questo lavoro, una partenza in quinta che esalta le qualità dei singoli e mette in risalto che un certo modo di fare rock (ma volendo anche metal) non passerà mai di moda. Tanto buon rock duro e potente che si fa valere anche in altre canzoni, tra cui risaltano le prepotenti “Dance With The Devil”, “Strike Hard”, “No Way Out”, “Rock You Till I Die” e “Break the Walls”, esempi fulgidi di una creatività e di una energia strabordanti, tipiche di chi vuole ancora rompere il fondoschiena con la musica, senza girarci troppo attorno.

Con “Born to Die Free” la band chiude al meglio il disco con un ottimo brano, davvero ispirato sebbene debitore a concetti molto antichi, ma non crediamo che questa band voglia sperimentare chissà quali cose…Crediamo che voglia semplicemente calcare più palchi possibili per esprimere l’energia animalesca che già traspare dai solchi dei loro dischi. Eccovi serviti dunque: questo è un bello schiaffo al cosiddetto rock “intellettuale”. Uno schiaffo il cui suono rimbomba in ogni nota di “Godspeed”!

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