“Pianosphere” nasce come reinterpretazione di grandi composizioni classiche per pianoforte solo, arrangiate e adattate per synth e pianoforti elettrici, affidando ai primi i temi melodici e ai secondi l’accompagnamento armonico.
Il progetto è diviso in due volumi, e si sviluppa con l’intento di esaltare l’universale bellezza di brani immortali ed espanderne le potenzialità espressive ad un sound contemporaneo, evoluzione moderna delle sonorità tastieristiche con cui sono state concepite le partiture originali.
Dunque, il secondo volume di questo progetto, mette ulteriormente in risalto la qualità tecnica e compositiva legata alla parte strumentale.
Il merito di Andrea è quello di aver apportato contributi sonori nuovi, impreziosendo significativamente tutte le tracce dell’album, che ricordiamo essere dei classici. Le rielaborazioni eseguite da Barone, nel complesso, possiamo quindi definirle estremamente originali.
I dettagli, minuziosamente elaborati, fanno la differenza e di fatto lo collocano questo lavoro tra le produzioni più convincenti dell’attuale panorama elettronico/sperimentale italiano.
Ottima fattura a livello di produzione ed eccezionale sound, qualcosa di raro da trovare di questi tempi, dove in genere il banale e lo scontato sono sempre alla portata di tutti, o quasi.