Fuori “Conosco uno, che conosce uno”, nuovo singolo di 1989. Il brano racconta delle diverse personalità di ciascuno di noi, e lo fa partendo dalle sue. La sua persona, i suoi personaggi di tutti i giorni e le sue imitazioni migliori, si incontrano e dialogano all’interno della stessa canzone. Un concentrato di storie e personaggi in un unico testo. La canzone precede l’uscita dei singoli del suo primo album ufficiale, “Gente che odia la gente”.
Un rapper che narra le contraddizioni e la finta felicità che risiedono nel ceto medio. Cerca nelle sue canzoni di sviscerare e raccontare, con ironia, ogni sfaccettatura dei personaggi della borghesia delle metropoli e della provincia.
“Penso che l’unica vera rivoluzione possa partire dal nostro modo di pensare. Per questo ho sempre pesato le parole, sin dal primo testo che ho scritto. La mia prima canzone l’ho scritta a 9 anni, per mio nonno appena defunto. Le mie prime rime, invece, al liceo: raccontavo storie di soldati, influenzato dal passato della mia città, famoso fronte di guerra. Dopo anni ho trovato un equilibrio tra la rapidità dei movimenti del Wing Chun (disciplina che pratico e insegno) e il mio lento processo creativo (la mia scrittura, la mia musica).
Ora mi chiamo 1989., in contrasto con la mia idea di non voler essere soltanto un altro numero, in una società fatta di numeri. Conservo un anello da sei anni, ancora non l’ho perso”.
1989 è un rapper che narra le contraddizioni e la finta felicità che risiedono nel ceto medio. Cerca nelle sue canzoni di sviscerare e raccontare, con ironia, ogni sfaccettatura dei personaggi della borghesia delle metropoli e della provincia.
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