Un emozionante viaggio in musica nel terzo disco del compositore pugliese: “Maresia” esplora fado, cultura arbëreshë, tarantella e Mediterraneo. Da non perdere i prossimi appuntamenti dal vivo: il 21 dicembre a Ruvo di Puglia (Bari) per il Festival Viator con ospite Ziad Trabelsi e il 19 gennaio a Taranto con ospite Nabil Bey. |
«In portoghese la parola “Maresia” significa la spuma di mare che si vaporizza nell’aria quando il vento sferza la cresta delle onde. È il sudore del mare che gioca a rincorrersi. È una corsa a braccia spalancate che ha in sé l’incedere terzinato della tarantella e comunica un senso di espansione, di apertura alare, di gioia oceanica. Maresia è l’incessante mescolarsi di lingue, storie, genti del passato, del presente, del futuro. Il mio canto è sogno e maresia». Più che una presentazione, più che un manifesto programmatico di composizione e ispirazione, le parole di Fabrizio Piepoli sono poesia, percorsi, visioni. “Maresia” è un itinerario mediterraneo, un progetto in cui emerge definitivamente la sua poliedricità di polistrumentista e compositore, di autore e studioso delle tradizioni musicali del Mediterraneo, e di ammaliante interprete. Il tour di presentazione di “Maresia” dal vivo prevede due appuntamenti prestigiosi in Puglia: il 21 dicembre al Teatro Comunale di Ruvo di Puglia (Ba) per il Festival Viator con la partecipazione speciale del suonatore di oud tunisino Ziad Trabelsi (noto per far parte dell’Orchestra di Piazza Vittorio) e il 19 gennaio al Teatro Fusco di Taranto con ospite Nabil Bey (voce dei Radiodervish, cantante con il quale Piepoli condivide il progetto in duo Ghibli).Dieci brani che rappresentano perfettamente gli orizzonti musicali di Piepoli – noto in particolare per la sua militanza con La Cantiga de la Serena, Raiz e Radicanto, oltre che per le sue numerose collaborazioni – il quale dichiara: «Sono canti di una storia fluida che ogni volta racconta qualcosa di nuovo. Ho raccolto tra le mie mani suoni, parole, gesti e memorie, le ho lanciate in aria e mi sono ricadute addosso, mischiate. Il mio passato, quello che ancora continua a parlarmi, lo inseguo e si disintegra, si mescola ad altri elementi come voci nelle stradine di un mercato e poi di nuovo riappare, a dirmi cose che ancora non so». Maresia esplora la musica popolare e d’autore pugliese e del Sud Italia con un’attitudine mediterranea e una minuziosa ricerca del suono, da sempre segni distintivi del musicista barese, che nell’album canta e suona numerosi strumenti come chitarra battente, oud, saz, chitarra classica, basso, shruti box, dayereh, daff, sajat e moorchang. La voce di Fabrizio Piepoli è un universo fluido, dallo stile fortemente melismatico. È una voce di tenore leggero capace di toccare i suoni gravi del registro baritonale e di estendersi a quelli acuti di mezzo-soprano. Una vocalità sofisticata che gioca continuamente con la propria identità, col maschile e il femminile, l’Oriente e l’Occidente. La chitarra battente tipica della tradizione del Sud Italia, l’oud arabo, il saz turco, filtrati spesso attraverso effetti e loop machines, sono gli strumenti che accompagnano il canto di Piepoli, il racconto appassionato delle sue radici, per dare vita a un nuovo sound: la TARABTELLA, l’incontro fra tarantella pugliese e il tarab della melodia araba, la gioia della danza e l’estasi dell’ascolto. L’incedere terzinato della tarantella, la reinvenzione di Marisa Sannia e Amalia Rodriguez, il dialogo tra tarantella garganica e fado portoghese, lo studio dei cantori di Carpino e l’amore per gli strumenti tradizionali arabi e turchi, la tradizione arbëreshë e i canti di migrazione: tutto ciò anima e muove un disco prezioso, un cammino di melodie e filigrana. Le lingue come gli strumenti musicali sono creature permeabili. La necessità del racconto e della narrazione spinge loro a mutare, ad adattarsi, a evolversi. La musica di Piepoli va alla ricerca di questi innesti sonori, indispensabili per esprimere la sua visione personale. Maresia è il simbolo dei destini incrociati di genti, storie, lingue e canti che hanno mosso e fecondato la storia, rendendola ibrida e caleidoscopica. Un passato che transita nel presente e ispira il futuro. Il suo nuovo album Maresia è la prima release dell’etichetta discografica Zero Nove Nove, distribuito in digitale da Believe, nei migliori negozi di album in Italia da Self, in Francia da Inouïe, in Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi da Xango Music, in Germania, Austria e Svizzera da O-Tone Music – Edel Kultur. |