
Ottimo debutto per questa band tricolore che nasce per volere della cantante Gabriella Pagano e della chitarrista Sara Acquafredda. Il disco in questione offre un buon alternative metal che molto deve agli Evanescence, soprattutto per le similitudini fra la voce di Gabriella Pagano e quella di Amy Lee, mentre musicalmente la band cerca di offrire, seppur timidamente, qualcosa di abbastanza personale.
Le canzoni sono tutte ammantate di una vena poetica e malinconica., ma sanno anche colpire duro grazie ad un lavoro di batteria egregio e ad un riffing di chitarra semplice ma che grazie alla accordatura ribassata tipica di queste sonorità, dona pesantezza al tutto. Il disco, come da tradizione, offre episodi perlopiù melodici e catchy, ma è interessante ascoltarlo dall’inizio alla fine, perchè il livello qualitativo di ogni canzone è molto alto.
Da sottolineare infine episodi toccanti ed emozionali come “Reflections”, davvero bellissima, e poi la band sembra raggiungere il suo climax nella suite divisa in due parti (“The beginning of the end Pt.1” e “The beginning of the end Pt.2”). Ottimi anche i synth che sono cosparsi un po’ in tutto il disco. Insomma, questo è un album che se fosse uscito una ventina di anni fa avrebbe avuto almeno 4-5 hit da passare in radio e relativi video in rotazione su youtube…Noi speriamo che ciò possa ripetersi in qualche modo per gli Interlude Of Clarity, perchè hanno realizzato un bellissimo album.