Esce il secondo album del progetto Maverick Persona, moniker sotto cui pubblicano musica e parole Amerigo Verardi e Deje, all’anagrafe Matteo D’Astore. A pochi mesi dal sorprendente esordio What tomorrow? (NOS Records, marzo 2024), il duo brindisino ritorna sulla scena con In the name of, nuovo ambizioso full length, pubblicato in CD e digitale dalle etichette NOS Records e MarraCult.
In the name of proietta l’ascoltatore in scenari sonori decisamente avventurosi, cangianti, poco classificabili e contaminati: una costellazione di voci e di suoni manipolati e deformati da Deje e Verardi al servizio di soluzioni compositive spesso imprevedibili, talvolta davvero spiazzanti. Con una coerenza e un’originalità fuori dal comune, si parlano costantemente un linguaggio e un gusto marcatamente analogico ed il suo complementare opposto, ovvero un codice elettronico digitale di cui però si riesce nettamente ad avvertirne il calore umano.
Musicalmente, il lavoro sembra aver tratto ispirazione dal caos controllato della contemporanea West Coast più astratta e sperimentale à la Brainfeeder Records, dagli schizofrenici puzzle sonori di Smile di Brian Wilson, dalle follie esoteriche di jazz elettronico di Flying Lotus, dallo sciamanesimo world elettronico à la Nitin Sawhney prima maniera, dalle suburbane inquietudini del Lou Reed di Street Hassle e Berlin e da certe irrimediabili cupezze dell’ultimissimo Bowie. Ma, inutile ribadirlo, la musica di Maverick Persona aspira legittimamente a candidarsi al titolo di totally original.
A livello testuale l’album sembra raccontare un’unica storia, quasi come un concept album, anche se qui i tratti sono più rarefatti, più simili ad un sogno continuamente interrotto da cortocircuiti e flussi di coscienza che sottolineano la totale sincronicità fra i movimenti della musica e quelli delle parole. Le trame oniriche girano attorno alle vicende di un ragazzo cresciuto in una società futuribile, malsana e irreparabilmente deviata; società contro la quale prova a ribellarsi con slanci di amore come di violenza, ma di cui alla fine risulta inevitabilmente una vittima sacrificale.
Più ancora di What tomorrow?, In the name of pone domande piuttosto che offrire risposte, e lo fa attingendo a fonti di limpida necessità come di torbida disperazione, dove si ritrova tutta la poesia decadente e la frammentazione ossessivo/compulsiva della contemporaneità e del suo disperato bisogno di sopravviversi e di sopravvivere
BIO
Maverick Persona, letteralmente “personalità non etichettabile”, è il nome del progetto ideato da due musicisti brindisini: Amerigo Verardi, uno dei nomi più importanti dell’underground italiano degli ultimi trent’anni (Allison Run, Betty’s Blues, Lotus, The Freex, ecc.), e Matteo D’Astore in arte Deje, giovane talento emergente della musica elettronica e sperimentale. Il loro primo album ed apprezzato esordio What tomorrow? (NOS Records, MarraCult) è stato pubblicato nel marzo 2024. Il primo novembre sarà la volta del secondo e sorprendente In the name of.