Come band, Wild Rivers non sono mai stati meglio di così, anche come individui. Insieme fin dal college, Devan Glover (voce), Khalid Yassein (chitarra, voce, tastiere) e Andrew Oliver (chitarra solista, sintetizzatori), hanno messo radici in posti nuovi ed affrontato gli ostacoli della maturità. Dopo nove anni insieme, anche se si sono stabiliti in città diverse, sono sempre riusciti a ritrovarsi ed è per questo che il nuovo album, il seguito dell’acclamato ‘Sidelines‘ del 2022, si chiama ‘Never Better’.
Co-prodotto con Gabe Wax e scritto con myriot, ‘Never Better‘ espande gli orizzonti sonori della band ed è uno sguardo sincero e profondo su dove Wild Rivers sono stati e su dove stanno andando, mettendo in mostra la gioia della band nello stare insieme, in particolare dopo aver affrontato burnout, problemi di salute mentale e fisica e lunghi periodi lontani da casa.
“Fare musica è come fare un patto con il diavolo. Devi rinunciare a tanto, ma hai l’opportunità di vivere esperienze che arricchiscono la tua vita. Devi cavalcare l’onda e non dare troppo peso agli alti e bassi. Ci è voluto molto tempo per imparare, ma per noi è stato un vero cambiamento di mentalità” afferma Khalid della vita della band.
Registrando al Joshua Tree, Devan, Khalid e Andrew inizialmente avevano semplicemente deciso di riscoprire la bellezza della creazione e ben presto si sono resi conto di avere tra le mani un nuovo album in cui Wild Riverslasciano andare le loro tendenze perfezioniste per catturare l’energia di suonare in modo disinvolto e disinibito. “Pensavamo che fosse importante essere precisi. Ci mettevo cinque ore per registrare una voce e non ero felice finchè non era perfetta. Anche se meno tecnicamente preciso, ora penso che sia molto meglio farsi guidare dall’istinto” afferma Devan.
Guardando al futuro, Wild Rivers pongono una nuova enfasi sulla ricerca dell’equilibrio e della cura di se stessi in viaggio. “Abbiamo attraversato momenti davvero difficili, mentalmente, e la tensione in tournée può pesare. La salute mentale è sempre stata al primo posto per noi” continua Devan.
La naturale sincronia di Wild Rivers traspare nell’inno splendidamente armonizzato di ‘Everywhere I Go’, che si sviluppa da una corsa al pianoforte a uno sprint di tamburi propulsivi e tastiere scintillanti. La brillante ed allegra title-track si abbandona al brivido e a rischio del romanticismo. ‘Backfire‘ è una splendida ballad al pianoforte, a cui si aggiunge una chitarra dal suono anni ’90.
Tra liriche introspettive ed un nuovo rinnovato livello di confidenza e consapevolezza, ‘Never Better‘ mostraWild Rivers nella fase migliore del loro viaggio, pieno di vette, valli e tutto il resto, ma che non è mai stato così bello da testimoniare.
Pubblicato nel 2022, ‘Sidelines’ è arrivato al nono posto nella classifica degli album di debutto di Spotify negli Stati Uniti. Il loro singolo di successo, ‘Thinking About Love’ (2020) è certificato disco d’oro in Australia e Platino in Canada. I loro tour in Nord America ed Europa registrano un sold-out dopo l’altro, mentre Wild Rivers collezionano oltre 450 milioni di streaming e una nomination ai JUNO Awards 2023 nella categoria ‘Breakthrough Group of the Year’.
Con le loro armonie sapientemente realizzate ed un lirismo introspettivo, Wild Rivers hanno catturato per la prima volta l’attenzione del pubblico con l’omonimo debutto nel 2016, seguito da due ep (‘Eighty-Eight‘ del 2018 e ‘Songs To Break Up To‘ del 2020). Pubblicato nel 2022 e prodotto da Peter Katis (The National, Interpolo, Sharon Van Etten), ‘Sidelines’ ha catturato la band mentre attraversava i vent’anni, passando dagli anni del college ai territori inesplorati dell’età adultà.
In molti modi, la storia di Wild Rivers riguarda l’abbracciare l’ignoto. Nato in Canada, Khalid, per metà egiziano, e Devan, che ha trascorso l’infanzia a Londra, si sono incontrati per la prima volta alla Queens University di Kingston (Ontario) nel 2013. Iniziato come progetto di cantautorato acustico, Khalid e Devan hanno ampliato la loro estetica verso un suono più corposo aggiungendo il polistrumentista Andrew.
Dal punto di vista sonoro, Wild Rivers attingono da uno spettro di suoni, infondendo pop, rock, indie e folk in ogni brano. Devan spiega “convergiamo tutti sui cantautori classici, Paul Simon, Joni Mitchell, Neil Young, Fleetwood Mac, The Beatles, Elton John..a cui aggiungiamo influenze più moderne che spaziano dall’indie al pop, hip-hop e R&B”.