“Green Power” è il nuovo singolo della rock band romana degli Overcardano, sui principali stores digitali e dal 24 maggio nelle radio italiane in promozione nazionale. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti attuali e di tendenza, curati nei minimi dettagli, strizzando l’occhio ad un rock d’oltreoceano di forte ispirazione punk. La band è giunta al quarto singolo nel suo cammino discografico italiano e questo nuovo singolo evidenzia una personalità ben strutturata, figlia di una maturità artistica ormai raggiunta a pieni voti. Melodie vincenti che entrano in testa sin dal primo ascolto e destinate a rimanerci, su cui scivola l’interpretazione vocale del frontman, autentica e sincera, che dona al tutto un forte impatto emotivo. Il tema è uno di quelli più attuali e delicati in assoluto: il clima impazzito di questo pianeta. Ogni anno, puntuale come un orologio arriva la notizia: “É stata l’estate più calda degli ultimi cento anni”. Ogni anno fa sempre più caldo e ce ne accorgiamo quando ci ritroviamo la grandine d’estate con chicchi grandi come limoni mentre magari sono mesi e mesi che non cade una goccia di pioggia.
Ma cosa può fare una semplice canzone di fronte ad un problema di questa enorme portata?
“Questa è la domanda che ci siamo posti come gruppo musicale. Può avere senso parlare del tema del clima che sembra essere conosciuto da tutti, ma su cui nessuno di noi in realtà sembra fare realmente qualcosa? La musica può fare una cosa sola ma importante: può fare da “megafono” facendo arrivare il messaggio ad un numero sempre maggior di persone attraverso il piacere che da l’ascoltare musica. Anche e soprattutto a tutti quelli che pensano che questo tema non li riguardi. Un po’ come la “Canzone del Maggio” di De André in cui parlava di coloro che di fronte alle rivendicazioni di quegli anni “giravano la testa dall’altra parte” ma che invece De André considerava “lo stesso tutti coinvolti.” Overcardano
La band continua: “Oggi il tema più “impellente, oltre che importante, non è la politica, né l’economia, ma lo “stato di salute” in cui versa di questo pianeta. Questo è il vero simbolo del cambiamento dei tempi. Nel brano abbiamo disegnato tutti i vari fenomeni che vediamo oggi: abbiamo parlato dell’assurdità del sole che addirittura può arrivare a fare male, dei ghiacciai che si sciolgono, del nostro respiro fatto a pezzi dai veleni delle polveri sottili e lo stesso respiro del mare soffocato dalla plastica. Il monito è chiaro: “Se la terra muore io muoio con lei”!
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