Trenta minuti circa di musica classica generata dalla fusione di archi e pianoforte. Un suono generale che si rivela poi un viaggio sognante e riflessivo, grazie strutture compositive che rendono l’ascolto particolarmente godibile.
Il disco rappresenta una ricerca sonora dove minimalismo e emozione riescono a convivere creando un’atmosfera sonora ricca di pathos. Una cura attenta dei dettagli (come per esempio nel brano “Nei Nostri Giorni Di Primavera”) impreziosisce questo album che potremmo definire quasi come “l’albero delle meraviglie”.
Una capacità elaborativa generale non indifferente, evidenziabile nel brano “Corri!”, dove si può apprezzare una linea di pianoforte che impreziosisce e conferisce dinamica al brano. Tutti dettagli che fanno la differenza e che di fatto collocano questo nuovo lavoro tra le produzioni più convincenti dell’attuale panorama italiano.
“Blu” si può definire come un interessante concentrato di sonorità, qualcosa di raro da trovare di questi tempi dove il banale e lo scontato sono sempre alla portata di tutti, o quasi.
Se siete alla ricerca di un lavoro pensato, questo “Blu” saprà sicuramente accontentarvi. Ascoltare per credere!
